Parco Natura Viva di Bussolengo (Verona - Lago di Garda - Italy)


Il Parco Natura Viva e l'UIZA (Associazione Italiana Zoo e Acquari)Il Parco Natura Viva è stato aperto al pubblico nel 1969; si estende su circa 42 ettari di terreno ed è un parco zoologico naturalistico. Ogni anno il Parco è frequentato da circa 40.000 studenti delle scuole, dalle materne alle superiori, oltre a quasi mezzo milione di visitatori individuali. Il Parco si articola in due settori di visita principali: il Parco Safari nel quale il visitatore rimane a bordo del proprio autoveicolo e il Parco Faunistico la cui visita è esclusivamente pedonale. L’attività che il Parco svolge prevalentemente è costituita dall’allevamento di specie animali selvatiche (e solo in piccola misura domestiche), in coordinamento con le più importanti istituzioni zoologiche d’Europa. Tale impegno è sancito anche dall’art. 1 del D.Lgs. 73 del 21 marzo 2005 che prevede norme finalizzate a potenziare “il ruolo dei giardini zoologici nella conservazione della biodiversità, allo scopo di proteggere la fauna selvatica e di salvaguardare la stessa diversità biologica”. L’utilità e la necessità di un moderno giardino zoologico sono state ufficialmente definite dalla Conferenza di Rio del 1992, in cui si è enunciato fortemente il valore della conservazione ex situ integrata a quella in situ nella protezione della biodiversità.

La prospettiva del Parco Natura Viva è ormai mondiale: oltre ai contatti con le strutture locali e nazionali, una moderna struttura zoologica deve infatti contemplare una fitta rete di contatti internazionali, al fine di coordinare la gestione della popolazione animale per evitare rischi di reincrocio e per promuovere iniziative di reintroduzione in natura di specie minacciate. 


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Il Parco Natura Viva è oggi un moderno Parco Zoologico, importante centro di tutela per le specie minacciate, che ha saputo evolversi nel tempo per assumere un ruolo attivo nella conservazione della biodiversità. Il Parco nasce dalla brillante idea dell'architetto Alberto Avesani, il fondatore, che trasformò negli anni '60 parte della propria azienda agricola, esistente dal 1933, in un'area faunistica, raccogliendo animali della fauna locale per allevarli ed eventualmente mostrarli al pubblico. Da questa idea embrionale nacque l'occasione di accogliere temporaneamente anche gli animali di un circo e da qui il pensiero di creare un parco, aperto al pubblico, per ospitare animali sia esotici che autoctoni.

Progettato dal 1965, venne inaugurato il 25 Giugno 1969 un primo settore di circa 10 ettari, l'attuale percorso Faunistico. Nel 1973 si aggiunse un settore dedicato alle specie di mammiferi ed uccelli africani denominato Safari, da visitare a bordo del proprio autoveicolo. Nel 1978 la struttura venne ulteriormente ampliata con nuovi percorsi: l'Aquaterrarium, la Serra Tropicale e l'area Dinosauri, dove i visitatori, per la prima volta in Italia, poterono ammirare modelli a grandezza naturale dei rettili del passato. Dal 1985 si è avviato un importante progetto di riqualificazione generale che ha coinvolto e coinvolge tutt'ora diversi aspetti fondamentali: zoologico, architettonico e manageriale.

Il ruolo dei parchi zoologici è evoluto nel tempo: da semplice esposizione di animali esotici ad un attore fondamentale della loro conservazione. L’utilità e la necessità di un moderno giardino zoologico sono state ufficialmente definite dalla Conferenza di Rio del 1992, in cui si è enunciato fortemente il valore della strategia di conservazione ex situ integrata a quella in situ nella protezione e tutela della Biodiversità.
 

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