Rosa


“Com’era glorioso quando si affacciava dal tempio, quando usciva dal santuario dietro il velo! Come astro mattutino in mezzo alle nubi, come la luna nei giorni in cui è piena, come sole sfolgorante sul tempio dell’Altissimo, come arcobaleno splendente fra nubi di gloria, come rosa fiorita nei giorni di primavera, come giglio lungo i corsi d’acqua, come germoglio del Libano nei giorni d’estate.” (Siracide 50, 5-8)

La rosa è citata quattro volte nella Bibbia, e si pensa si tratti della varietà Rosa phoenicea L., molto diversa da quelle coltivate oggi. I fiori di rosa erano usati per preparare unguenti, oli, polveri e anche ghirlande. In alcuni casi, come nel Siracide al capitolo 24, quando si parla di rosa si intende probabilmente gli arbusti di oleandro. Nel Cantico dei Cantici all’inizio del capitolo due si parla di una “Rosa di Saron”, ma in realtà ci si riferisce a un fiore di un rosso lucente, simile a un Tulipano che è diffuso ancora oggi sulle colline di Saron e che in italiano viene tradotto come “narciso”. In ogni caso la rosa era associata all’idea di bellezza e di sapienza.