Progetto Volohasy - Bambù

In Madagascar esistono 32 specie endemiche di bambù, ma molte delle foreste di bambù rimaste sono altamente sensibili alla conservazione in quanto l’ambiente forestale del Madagascar subisce pressioni molto elevate dalle attività agricole, dalle miniere, dal disboscamento illegale e da altre attività umane. Il progetto Volohasy - Bambù promuove la riforestazione di aree degradate della foresta pluviale degli alberi dragoni di Maromizaha e il ripristino dell’habitat naturale per la conservazione dei lemuri del bambù di Maromizaha.
Il Parco Natura Viva partecipa al progetto Volohasy - Bambù nella foresta pluviale degli alberi dragoni di Maromizaha in Madagascar. Questo progetto, promosso e coordinato dall'Università di Torino e sostenuto dall’Unione Italiana Zoo e Acquari (UIZA), ha l'obiettivo di sostenere la conservazione dei lemuri bambù attuando azioni di riforestazione delle zone degradate della Nuova Area Protetta di Maromizaha. 
I settori prioritari d’intervento riguardano:
  • l’istituzione di un’area soggetta a riforestazione;
  • la realizzazione di una filiera organizzata nella coltivazione e messa a dimora del bambù;
  • la conservazione di specie strettamente dipendenti dal consumo di questo vegetale;
  • il monitoraggio faunistico da parte di una guida locale, formata sulle tecniche di gestione e tutela della biodiversità del Madagascar.
 
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La partecipazione della popolazione locale è un punto di forza di questo progetto: il personale coinvolto nelle attività è selezionato tra gli abitanti dei villaggi adiacenti alla foresta. Inoltre, tutte le azioni si svolgono in compartecipazione con il personale del GERP (Groupe d'Étude et de Recherche sur les Primates de Madagascar), che gestisce l’area protetta di Maromizaha dal 2008.
Il lemure del bambù (Hapalemur griseus) è una delle specie di lemure più diffuse in Madagascar ma con un’area di distribuzione molto piccola. È classificato come “vulnerabile” nella Lista Rossa dell’IUCN e la popolazione continua a decrescere a causa della caccia illegale e del commercio di questa specie come animale domestico. Inoltre, il declino delle qualità degli habitat e delle specie di bambù di cui si nutre a causa di incendi e del taglio illegale del legname, hanno effetti negative sulla distribuzione e abbondanza di questa specie.
 
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Il Parco ospita da anni il lemure del bambù del lago Alaotra, una delle specie più a rischio di estinzione e classificato come "criticamente minacciato" nella lista rossa dell'IUCN. Tutti gli individui sono inseriti all'interno del programma di conservazione europeo EEP (EAZA Ex-situ Programme) e negli anni hanno dato alla luce numerosi piccoli. Al Parco i lemuri del bambù del lago Alaotra sono ospitati nell'area Madagascar, dove per loro ed altre specie di lemuri sono stati realizzati ad hoc dei nuovi reparti, strutturati con barriere naturali e numerose piante e arbusti.
 
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Il Parco Natura Viva, in collaborazione con l’Unione Italiana Zoo e Acquari (UIZA) supporta dal 2016 le attività di conservazione della popolazione del lemure bambù e del suo habitat naturale nell’area selezionata dal progetto chiamata Bokombolo, all’interno della foresta di Maromizaha. A Bokombolo sono stati piantati un totale di 150 alberi di bambù endemico del Madagascar (Bambusa vulgaris, Cathariostachys sp) oltre a 300 voapaka, 100 makouba e 100 alberi da frutto. Vengono attuate anche attività educative e laboratori tematici per le famiglie che possiedono terreni agricoli intorno a Bokombolo e per i bambini della scuola primaria di Anevoka, con lo scopo di sensibilizzare le nuove generazioni circa l’importanza delle risorse naturali per la salvaguardia degli ecosistemi a rischio.
 
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Inoltre, il Parco Natura Viva finanzia alcuni percorsi scolastici di giovani locali interessati a dedicarsi alla conservazione, e finanzia borse di studio di ricerca per studenti universitari.
Se vi interessa questo progetto e volete aiutare a salvare il lemure del bambù e il suo habitat, ci sono molti modi con cui potete dare il vostro contributo. Partecipando alle attività organizzate dal Parco, come le visite guidate e i laboratori educativi, potrete conoscere più a fondo questa specie e le minacce alla sua sopravvivenza, apprendendo anche quali comportamenti adottare nel quotidiano per tutelare il loro habitat. Adottando i lemuri del bambù del Parco contribuirete direttamente al finanziamento di questo progetto, ma anche con la vostra visita al Parco potrete dare un contributo concreto alla conservazione, poiché una percentuale del ricavato dai biglietti d'ingresso viene sempre destinata ai progetti in natura. Infine, sensibilizzando le altre persone sulle problematiche degli animali in natura potrete aiutare concretamente a diffondere la conoscenza e garantire un futuro al lemure del bambù nel suo ambiente naturale.
 
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