Una delle minacce principali per la popolazione di rinoceronte bianco è il bracconaggio per il commercio illegale del corno, utilizzato nella medicina cinese tradizionale, come afrodisiaco e a scopo ornamentale. È considerato per esempio un materiale particolarmente pregiato per realizzare le impugnature dei pugnali tradizionali (jambiyas) in alcuni paesi del Medio Oriente. Fino a pochi anni fa il bracconaggio non aveva un impatto particolarmente rilevante sul numero generale di rinoceronti bianchi in Africa, tuttavia è aumentato drammaticamente negli ultimi anni in risposta a un significativo aumento del valore del corno nel mercato nero. Oggi il rinoceronte bianco (Ceratotherium simum) è classificato come “quasi minacciato” nella Lista Rossa dell’IUCN. In molti paesi dell'Africa il bracconaggio a danno di questa specie continua a mietere vittime: in Sudafrica sono stati abbattuti quasi 4.000 esemplari in 3 anni e ora la Namibia è diventata il nuovo terreno di caccia dei bracconieri, con oltre 80 esemplari abbattuti nel 2015. Soltanto il Botswana, grazie all'impiego del proprio esercito, è riuscito a contenere la minaccia del bracconaggio.
 
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