Antilope roana

Nome scientifico: Hippotragus equinus
Classe: Mammiferi
Ordine: Cetartiodattili
Famiglia: Bovidi
Caratteristiche:
Dieta: Erbivoro
Distribuzione e Conservazione: L’antilope roana era in passato diffusa in un areale molto vasto, nei boschi e nelle praterie di savana dell’Africa sub-sahariana, ma è stata eliminata da buona parte di questo territorio. 
Attualmente, la specie è comune in Africa occidentale e centrale, ma è molto rara nelle regioni orientali e meridionali, che rappresentavano la roccaforte per la specie. 
Questa antilope è localmente estinta in Burundi, Eritrea e probabilmente in Gambia.

L’Antilope roana compare come “Least Concern” nella Lista Rossa della IUCN in quanto conserva una distribuzione molto ampia e circa il 60% degli individui è ospitato all’interno di aree protette. 
Tuttavia, se questa antilope continuerà a scomparire da vaste aree dell’areale al ritmo odierno, diverrà maggiormente minacciata di estinzione. 
Le principali minacce per l’Antilope roana sembrano essere bracconaggio e perdita d’habitat dovuta all’espansione degli insediamenti antropici; tuttavia, in alcune aree l’aumento della pressione predatoria dovuta alla presenza di erbivori attorno a fonti d’acqua artificiali potrebbe rappresentare una minaccia importante. 

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La Lista Rossa dell'IUCN (International Union for Conservation of Nature) fornisce informazioni sullo stato di conservazione a livello globale di animali e piante. Il diverso grado di rischio di estinzione è rappresentato dalle categorie entro le quali vengono inserite le specie.
Fonte: www.iucnredlist.org

Riproduzione: L’Antilope roana non presenta stagionalità nella riproduzione ed è caratterizzata da un sistema nuziale poliginico, in cui un maschio dominante si accoppia con più femmine di una mandria e le difende, impedendo ad altri conspecifici l’accesso a tale risorsa. 
La femmina partorisce un solo piccolo, dopo un periodo di gestazione che va dai 260 ai 281 giorni e lo accudisce lontano dalla mandria per 4 o 5 settimane, quando è abbastanza forte per unirsi ai conspecifici. La femmina può andare in estro già 2 o 3 settimane dopo il parto ed è in grado di partorire un piccolo circa ogni 10 mesi. Lo svezzamento avviene a circa 6 mesi di età, mentre la maturità sessuale viene raggiunta a circa 3 anni.

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