Giganti tra realtà e leggenda

I giganti ci affascinano e ci impauriscono. Gli animali colossali hanno sempre nutrito l’immaginario di tutte le culture del mondo, generando leggende, storie avventurose e falsi miti: mostri tentacolari che emergono dagli abissi e ingoiano interi vascelli, giganteschi uccelli voraci che piombano dal cielo e ghermiscono le loro prede, draghi e mastodonti che abitano in terre esotiche, creature antropomorfe che vivono in vallate nascoste. Oggi gli studi scientifici hanno trovato una corretta interpretazione per queste leggende, svelandone spesso l’inconsistenza, ma talvolta anche confermando che quei giganti esistevano davvero!

Nel percorso che avvicina all’entrata nella Casa dei Giganti, abbiamo pensato a quattro esempi di animali ritenuti incredibili, magici o leggendari:


Il Kraken, terrore dei mari

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Il Kraken è un misterioso mostro marino, descritto come una piovra o un calamaro gigante, che ha popolato per secoli i racconti di marinai ed esploratori. La leggenda nacque in Scandinavia e si diffuse in tutto il mondo. Lo citava come creatura possibile persino il grande tassonomista svedese Linneo. Poi i cefalopodi giganti entrarono nella letteratura, soprattutto con “Ventimila leghe sotto i mari” di Jules Verne e “Moby Dick” di Herman Melville.

Oggi sappiamo che i calamari colossali esistono davvero, ma non inghiottono le navi!



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La vongola gigante 


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La tridacna gigante (Tridacna gigas), con il suo metro e mezzo di lunghezza, è il più grande mollusco bivalve esistente. Vive sui fondali del Pacifico sudoccidentale. Si nutre di plancton e vive in simbiosi con alcune alghe.

La sua fama inquietante è del tutto immeritata: non afferra e inghiotte i sub che le si avvicinano, ma si rintana nella conchiglia per difendersi. I suoi movimenti sono così lenti che

l’idea stessa che possa aggredire qualcuno è solo una falsa leggenda! 

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Unicorni di mare


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Il narvalo è un meraviglioso cetaceo del mare Artico. Nei maschi un dente esce dal labbro superiore e si allunga fino a diventare una zanna, con attorcigliamento a vite da destra verso sinistra. Il prezioso avorio di questa inusuale struttura, che può superare anche i due metri e mezzo, rispetto ai 4-5 metri dell’animale, divenne il principale motivo di caccia del narvalo da parte dei vichinghi. Per venderla ancora più cara,

i commercianti medioevali inventarono la storia che si trattasse del corno a spirale del mitico unicorno, che però secondo la leggenda doveva essere un cavallo! 


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Perché portare in testa una zanna così pesante?

 

L'uovo dell'uccello elefante


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Fino a pochi secoli fa, l’isola-continente Madagascar era abitata dall’uccello elefante (genere Aepyornis), ritenuto uno dei più grandi uccelli mai esistiti (mezza tonnellata per tre metri di altezza).
Il suo uovo raggiungeva talvolta la circonferenza di un metro:

è la singola cellula più grande mai conosciuta!


È stato cacciato fino all’estinzione dagli indigeni malgasci provenienti dall’Asia. Dai resti del guscio è stato recuperato il suo DNA.


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