La terza migrazione degli ibis eremita

19/08/16 Dall'Austria a Orbetello su un ultraleggero

IBIS EREMITA, E’ PARTITA LA III MIGRAZIONE GUIDATA DALL’UOMO


Comunicato stampa 19/08/16. “E’ partita un’ora fa dal campo di addestramento di Camp Brunn (Salisburgo) la III migrazione guidata dall’uomo per la reintroduzione in natura dell’Ibis eremita. Il Waldrappteam ha previsto quest’anno di sperimentare nuove correnti al passaggio sulle Alpi e analisi del sangue per gli animali nel corso delle tappe”. Lo annuncia Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico del Parco Natura Viva di Bussolengo, unico partner italiano del progetto cofinanziato dall’Ue “Reason for hope”, condotto dal gruppo di ricercatori austriaci del Waldrappteam. Anche quest’anno le mamme adottive precedono a bordo di due deltaplani a motore ventisei giovani Ibis: in vista dell’inverno, Anne-Gabriela Schmalstieg e Corinna Esterer stanno conducendo gli uccelli verso l’Oasi di Orbetello, affinchè questi possano memorizzare la rotta di migrazione e tornare autonomamente in Austria con le temperature miti della prossima primavera. “Entreranno in Italia fra qualche giorno volando sul Passo di Vizze, per scendere verso Belluno, tenersi ad oriente e attraversare gli Appennini in Umbria - continua Avesani Zaborra - ma molto dipende dalle temperature e dalle condizioni meteorologiche”. 
L’obiettivo del progetto prevede 120 Ibis eremita in grado di migrare autonomamente entro il 2019. Fino ad allora avverrà una migrazione guidata dall’uomo ogni anno.
 

LE NOVITA’

Estinti in Europa da 400 anni a causa della pressione venatoria, gli Ibis eremita non hanno più nessun esemplare adulto selvatico dal quale poter apprendere la rotta di migrazione: interviene dunque l’uomo, a tentare di riparare al danno commesso. “Siamo giunti alla III migrazione guidata dall’uomo e quest’anno sperimenteremo un nuovo passaggio al valico delle Alpi”, commenta Johannes Fritz, capo-progetto del Waldrappteam. “Saliremo a 3mila metri di quota per sfruttare le correnti ascensionali favorevoli, è un’idea che ci ha dato un esemplare temerario dello scorso anno. I nostri giovani 26 Ibis sono particolarmente vigorosi e Anne e Corinna molto esperte”. 
L’altra novità riguarda il monitoraggio dello stato di salute degli esemplari: “Dopo due voli lunghi - continua Johannes Fritz - abbiamo pianificato il prelievo di sangue di alcuni uccelli, al fine di ottenere una migliore comprensione della regolazione fisiologica e ormonale dei voli di migrazione. I dati sono raccolti in collaborazione con diverse università in Austria, Germania e Svizzera”.
Invariata invece la possibilità da parte di tutti di seguire la migrazione sul sito "LiveTrack24", al link http://www.livetrack24.com/track/740481: ogni Ibis è dotato di trasmettitore gps, il che rende il Waldrappteam e il Parco Natura Viva in grado di monitorarli costantemente da terra ma anche chiunque voglia, di seguire in tempo reale il ritorno in natura degli Ibis eremita.

BRACCONIERE, NON SPARARE!

La più grande minaccia a gravare sulla reintroduzione nei cieli d’Europa degli Ibis eremita è quella del bracconaggio, particolarmente concreta in Italia. Tra il 2002 e il 2013, il Waldrappteam ha perso circa il 70% degli Ibis reintrodotti a causa del bracconaggio ed esemplare è la storia di Goja, mamma esperta abbattuta nei pressi di San Vicenzo (LI) insieme a suo figlio Jedi, mentre era in procinto di concludere il proprio viaggio autonomo verso Orbetello.
L’allarme scatta proprio agli inizi di settembre, all’apertura della stagione venatoria: in quel momento, Orbetello è la casa di molti Ibis eremita. L’appello è ai bracconieri: “Non sparate agli Ibis eremita!”



AGGIORNAMENTO 20/08/16
CONCLUSA CON SUCCESSO LA 1° TAPPA, NONOSTANTE L’ATTACCO DI UN’AQUILA REALE
Bramberg am Wildkogel, 20 agosto - Ieri pomeriggio si è conclusa la prima tappa della III Migrazione Guidata degli Ibis eremita che, dalla partenza nei pressi di Salisburgo, ha condotto lo stormo di Ibis eremita e mamme adottive a Bramberg am Wildkogel.
Tutti sani, salvi e soddisfatti, nonostante un'Aquila reale abbia attaccato il gruppo a metà percorso. 
Percorsi 93 chilometri in 3 ore e 40, con una velocità media di 78 km/h, è stata raggiunta un'altitudine massima di 1.660 metri.
La partenza verso Gerlospass, il valico alpino porta del Tirolo austriaco 2° tappa della migrazione, è prevista per lunedì, sempre subordinata alle condizioni metereologiche.

AGGIORNAMENTO 23/08/16
2^ TAPPA DELLA MIGRAZIONE GUIDATA DALL’UOMO, LO STORMO E’ ENTRATO IN ITALIA
Campo volo di Santa Giustina (BL), 23 agosto – Alle 16:20 di oggi pomeriggio, lo stormo è entrato in Italia, atterrando al Campo Volo di Santa Giustina, in provincia di Belluno. Partiti da Bramberg am Wildkogel in Austria, uomini e uccelli hanno attraversato il Tirolo austriaco e valicato le Alpi e le Dolomiti, per raggiungere Belluno. Hanno sfiorato quota 3mila metri, in una tappa che li ha impegnati in 7 ore e 44 di volo. 

AGGIORNAMENTO 24/08/16
MATI, CENERELLA E GIULIETTA: 3 IBIS DISPERSI
Campo volo di Santa Giustina (BL), 24 agosto - Dopo la conclusione della 2° tappa che ha condotto in Italia la III Migrazione Guidata dall’Uomo degli Ibis eremita, il Parco Natura Viva di Bussolengo apprende che si sono smarriti 3 Ibis eremita durante il percorso attraverso le Alpi. 
L’appello è a diffondere la notizia e contattare direttamente il Waldrappteam al numero +39 3336455562 in caso di avvistamenti: gli Ibis sono riconoscibili grazie al numero sull’anello che hanno applicato alla zampa. “Un attacco di un’Aquila ha disperso Cenerella e Mati, rispettivamente anelli numero 127 e numero 145, avvenuto nel Parco Naturale delle Tre Cime, nei pressi del Lago di Misurina (BZ)”, fa sapere Johannes Fritz, capo-pogetto del Waldrappteam. “Un terzo Ibis, Giulietta (adottata da Verona Bird Watching, da cui il nome ndr), anello 128, si è allontanata inspiegabilmente a 10 chilometri dall’arrivo al Campo volo di Santa Giustina”.
Un quarto Ibis, Cannella, si era fermato al Passo di Vizze, sul confine tra Austria e Italia, probabilmente infortunato alla zampa e verrà presto recuperato dal team. Inoltre, non ne era affatto partito un quinto, anch’esso infortunato. Tre dispersi e due infortunati: al momento in sosta nella provincia di Belluno, lo stormo in viaggio per Orbetello passa da 26 a 21 Ibis eremita.

AGGIORNAMENTO 25/08/16
RITROVATA CENERELLA, SABATO 27 SI RIPARTE VERSO IL DELTA DEL PO
Campo volo di Santa Giustina (BL), 25 agosto - Cenerella, uno dei due Ibis eremita dispersi in seguito all’attacco di un’Aquila reale durante il volo della 2° tappa della Migrazione Guidata dall’uomo, è stata ritrovata dalla polizia provinciale di Belluno e riportata dalle due mamme adottive e dai suoi 21 compagni di viaggio. Riconosciuta dagli agenti Cesare Sacchet e Marco Corona grazie all’anello identificativo, si aggirava senza fretta in un parco giochi sulla spiaggia del lago di Santa Caterina, ad Auronzo di Cadore. Riprenderà la migrazione verso Orbetello, che conta dunque 22 uccelli. Di Mati invece (anello 145), l’altro ibis eremita disperso nella stessa circostanza, si è registrato un’avvistamento 5 ore fa nei pressi di Feltre.
Altra storia quella di Giulietta (anello 128), l’Ibis che a 10 chilometri dalla conclusione della 2° stessa tappa, ha deciso di non atterrare insieme al resto dello stormo. “Inspiegabile in un primo momento questo comportamento”, commenta Caterina Spiezio, responsabile ricerca e conservazione del Parco Natura Viva di Bussolengo, unico partner italiano del progetto. “Ma dopo che stamattina abbiamo ricevuto una sua foto mentre gode delle prime luci dell’alba a bordo di una piscina di Sovizzo in provincia di Vicenza, abbiamo ricordato quello che Anne, la mamma adottiva, ha sempre detto di questo esemplare: “E’ forse la più forte e intraprendente del gruppo, potrebbe essere lei la guida della formazione a V”. Semplicemente, è possibile che Giulietta a 10 chilometri dall’arrivo abbia avvertito un rallentamento nel gruppo. E che dopo 297 chilometri non fosse poi così stanca, tanto da scendere fino a Vicenza!”. Giulietta ha lasciato il bordo-piscina di Sovizzo intorno alle 10, involandosi altrove e costringendo tutti a ricominciare la ricerca.
L’appello a diffondere rimane attivo: in caso di avvistamenti, Waldrappteam al numero +39 3336455562 o Parco Natura Viva di Bussolengo 045.7170113.
Il viaggio prosegue verso sud. La prossima tappa, la 3°, sorvolerà il Veneto: partenza prevista per sabato 27 agosto alla volta del delta del Po, sosta presso Aviosuperficie di Valle Gaffaro nel comune Codigoro, in provincia di Ferrara.